Metavisione

Il fenomeno della Transcomunicazione Strumentale Video

Conosciuta in passato col termine di Psicovisione, attraverso tale sistema, è possibile ricevere su schermi televisivi volti ed altre immagini provenienti da piani dimensionali sconosciuti ai comuni sensi dell’uomo.K-Schreiber-Sperim-MM

Nel 1985 Klaus Schreiber, nella Germania Occidentale, iniziò a ricevere, su televisori a tubo catodico, immagini di persone trapassate. I televisori utilizzavano un “sistema di feedback ottico-elettronico”.

In molti casi ci furono conferme accompagnate da comunicazione audio.

Il lavoro di Schreiber fu oggetto di un film per la televisione e di un libro scritto dall’ex-scettico Rainer Holbe di Radio Lussemburgo.

Friedrich Jürgenson, Konstantine Raudive, Albert Einstein ed altri personaggi illustri, si sono mostrati in video a dimostrazione che la morte fisica è solo un passaggio evolutivo della coscienza.

Per allestire un sistema metavisivo non sono necessarie apparecchiature costose, servono principalmente una videocamera ed un televisore, a catalizzare il fenomeno è la medianità dello sperimentatore e di tutti gli astanti.

In questo contesto il termine medianità indica la capacità di un individuo a provocare o a coadiuvare l’estrinsecazione o la produzione di fenomeni psichici o fisici non spiegabili razionalmente.
Le nostre energie/frequenze personali sono coinvolte determinando quindi un ‘mezzo’ (Medium) .

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Tecniche di Transcomunicazione Video

Parliamo della Tecnica Schreiber parecchio discussa e spesso criticata da chi non ha assolutamente compreso i cardini fondamentali su cui essa si basa.

Il sinottico più semplice comprende una videocamera connessa a circuito chiuso ad un televisore a tubo catodico CRT in modo da visualizzare in ‘tempo reale’ sullo schermo ciò che si sta riprendendo.

Una volta realizzata la configurazione appena descritta, si riprende lo schermo su cui avviene la ritrasmissione dell’immagine inquadrata. L’effetto ottenuto, tecnicamente indicato come Video Loop FeedBack , è il medesimo del ‘tunnel infinito’ realizzato mettendo uno specchio  davanti ad un altro specchio,  l’unica differenza è che elettronicamente vi sono limiti tecnici ed ulteriori ‘energie’ elettromagnetiche coinvolte.

Un esempio di Video Loop FeedBack con ripresa mobile senza zoom:

Giunti ad un risultato simile a ciò che si vede sopra, a telecamera fissa, si manda fuori fuoco leggermente l’immagine, si effettua successivamente uno zoom inquadrando uno degli angoli dello schermo fino ad ottenere un segnale ‘lampeggiante’ veloce o lento a seconda della personale ‘preferenza’ e configurazione.

Si lavora in bianco e nero, pertanto la saturazione del colore del monitor sarà posta a zero mentre la luminosità e contrasto verranno regolati a piacere. Se disponibile, controllare anche il valore di esposizione della videocamera. Togliere qualsiasi regolazione automatica.

Con la pratica si intuisce come tarare al meglio il sistema.

In questa fase ciò che si osserva sullo schermo in realtà è una distorsione della portante video originale dovuta al movimento infinito attuato dallo zoom della videocamera, non vi è più controllo dell’intera struttura elettrica originale ed ecco che appaiono a video delle macchie disordinate e prive di senso.

Raggiunta questa completa mancanza di controllo da parte del sistema, ci si ‘affida’ finalmente all’intervento esterno di Forze Superiori.

Di primaria importanza sono la luce ambientale e quella artificiale; Klaus Schreiber allestì nel suo scantinato di casa un vero e proprio laboratorio metavisivo utilizzando tubi fluorescenti, lampade di wood e ad infrarossi facendole riflettere sullo schermo, inserendo così nel segnale ulteriori vibrazioni luminose.

L’importante è riuscire ad ‘avvertire’, nella struttura video così ottenuta, il transito di ‘immagini’.

Di seguito il mio sinottico riassuntivo per gli esperimenti con Tecnica Schreiber a Doppia Ottica, visualizzabile interamente al click del mouse:

sinottico-RID

Durante questa fase si effettua una registrazione video, a tal fine si possono utilizzare la stessa videocamera, un videoregistratore o scheda di acquisizione collegati in serie/parallelo oppure un’ ulteriore videocamera/fotocamera esterne che inquadrano lo schermo (Sistema a Doppia Ottica).

Scansionando successivamente fotogramma per fotogramma il filmato ottenuto si osserveranno delle macchie di diverso tipo ed è proprio in questa fase, la più critica, che non si deve cadere nella Pareidolia. Risultati troppo scarni ed elementari gettano discredito sulla validità dell’ intero sistema, bisogna mantenere un ottimo parere critico pretendendo l’oggettività assoluta!

L’esperimento avrà successo quando rileverete fra le macchie, anche a schermo intero, delle vere e proprie immagini; più l’apporto energetico è forte, più la qualità sarà  fotografica.

Schreiber effettuava registrazioni di 5 minuti  poi vagliava tutti i fotogrammi ottenendo una o due meta-immagini per sessione.

I risultati prodotti erano completi oppure parziali, questi ultimi raggiungevano il completamento se ritrasmessi sullo schermo e ripresi successivamente diverse volte.

Proprio in quest’ultima fase si intuisce bene la chiave dell’ intero sistema, il motore fondamentale della transcomunicazione : la Medianità.

Durante le sperimentazioni Schreiber muoveva le mani sulla telecamera con l’intento di concentrare nei circuiti interni della stessa tutta l’energia avvertita.

Stiamo parlando dunque di Medianità ed Elettromagnetismo.

Le Dimensioni Superiori inviano le immagini modificando i campi elettromagnetici nell’ambiente, di primaria importanza è l’energia intelligente del campo energetico umano.

Nelle fasi di contatto il campo elettromagnetico dell’uomo (conosciuto anche col termine di Aura) si amplifica compenetrando tutte le strutture atomiche materiali ed eteree, consentendo l’accesso di ‘altre’ intelligenze.

Lo sperimentatore e l’eventuale pubblico presente, catalizzano il fenomeno.

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Elevazione delle Energie

E’ sbagliato progettare e creare sistemi tecnologici di transcomunicazione senza contemplare la Medianità nel pieno concetto di Multidimensione.

E’ importante evidenziare che alla base della sperimentazione non sono necessari costosi strumenti; non è possibile pensare unicamente al lato meccanico del sistema.

Viviamo in un’ era in cui le energie si elevano quotidianamente, fenomeni dinamico-astrali documentano tale evoluzione e favoriscono con maggiore frequenza il successo dei contatti.

Per raggiungere risultati degni di nota è importante predisporsi col Corpo, lo Spirito e tutte le altre strutture vibrazionali dell’ Essere.

Ho seguito molto le correnti yogiche durante il mio percorso di studio e quello che ho potuto vagliare sperimendolo personalmente conferma che l’uomo è davvero una creatura multidimensionale, possiede cioè più corpi, il più denso è quello fisico, gli altri vibrano a frequenze più alte e sono agganciati a realtà dimensionali differenti. (Vedi Rif.1 per dettagli)


corpi_sottili1

[Rif.1 Approfondimento su sito esterno]

Come precedentemente detto, durante le fasi di contatto dobbiamo elevare le nostre vibrazioni estendendo il nostro campo elettromagnetico descritto da questi ‘corpi’, ciò avviene per predisposizione naturale e con la pratica.

L’intento è fondamentale. Durante le sessioni di contatto l’attività cerebrale di chi sperimenta cambia, è letteralmente alterata da processi fisici interni ed esterni. Questo processo porta all’ampliamento del proprio campo elettromagnetico; la percezione temporale risulta completamente alterata. L’estensione in oggetto investe parte degli elementi fisici presenti e, pensando agli strumenti tecnici utilizzati, possiamo tranquillamente asserire che questi vengono influenzati.
Attualmente si sta cercando di comprendere nello specifico cosa accade a livello atomico e subatomico.